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DALLA PESTE DI GIUSTINIANO AL COVID 2019

Aggiornamento: 29 gen 2021

Tra qualche anno, sui libri di storia, leggeremo: nel 2019 il mondo si fermò, un lockdown mondiale condizionò l’economia, cambiò radicalmente i modi di vivere, di socializzare, anche il mondo dell’istruzione dovette reiventarsi per andare avanti. I volti vennero coperti da mascherine, le persone dovettero imparare a comunicare con lo sguardo e a rinunciare persino ad un abbraccio.




Il mondo, oggi, è costretto a fare i conti con il Coronavirus, un virus sconosciuto che ci ha cacciato nel baratro dell’incertezza. Ma, a memoria d’uomo, le malattie contagiose hanno sempre assunto un ruolo particolare, hanno trasformato le società in cui sono comparse e hanno cambiato e influenzato il corso della storia. Di seguito alcune delle pandemie che hanno tenuto in scacco l'umanità:

La peste di Giustiniano è la prima delle otto pandemie più devastanti di cui siamo a conoscenza. Colpì durante il regno di Giustiniano, da cui prende il nome, nel 541. Questa malattia, dovuta alla scarsa igiene di quei tempi,

si diffondeva soprattutto attraverso le navi che erano invase dai ratti. Si dice che fu una delle pandemie peggiori della storia.

La peste nera del ‘300, proprio come quella di Giustiniano, si diffondeva attraverso le pulci, le quali si nascondevano nel pelo dei roditori che vagavano liberamente nelle città. Il contagio partì dall’Himalaya ed arrivò fino in Cina tramite carovane di mercanti. Il periodo di peste durò dal 1346 al 1353.

Il vaiolo era causato dalle varianti dei virus Variola maior e Variola minor. Provocava delle vescicole piene di liquido e, a volte, anche deformazioni di arti e cecità. La malattia, arrivata dall’Egitto fino alla Cina e al Giappone, giunse in Europa nel periodo medievale. Nel 1796 Edward Jenner scoprì il primo vaccino.

L’influenza spagnola, denominata così perché la Spagna fu l’unico Paese a parlarne, dilagò tra la popolazione nel 1918. Si manifestava attraverso nausea, febbre, insufficienza respiratoria, polmonite, diarrea, dolori articolari e poteva provocare una grave ipossia. La pandemia terminò dopo due anni, nel 1920.


Nel 1957 in Cina, nella penisola di Yunan, venne riscontrato il virus influenzale A(H2N2), da cui ebbe origine l’influenza asiatica, la cui diffusione in tutto il mondo si propagò nel giro di un anno. I sintomi erano dolori muscolari, febbre, debolezza, mal di gola.Nonostante ogni anno venisse sperimentato un vaccino, non si riuscì a contenere l’espandersi del virus. L’influenza di Hong Kong partì proprio da lì nel 1968 e si diffuse negli Stati Uniti nello stesso anno. Fu una variante dell’influenza asiatica e causò molte meno vittime di altre pandemie. Terminò poi l’anno seguente.

I primi casi di HIV vennero documentati nel 1981. Questo virus, responsabile della Sindrome Da Immunodeficienza Acquisita(AIDS), si pensa che sia di origine animale e i suoi effetti (febbre, eruzione cutanea, mal di testa, dolori articolari e muscolari, ghiandole infiammate) si ripercuotono sul sistema immunitario, indebolendolo. Si potrebbe arginare questa malattia utilizzando dispositivi di sicurezza molto propagandati, visto che il contagio avviene per contatto con fluidi corporei.


Nel 2019 a Wuhan si diffonde un nuovo e contagioso virus, che coinvolge 220 nazioni: il Coronavirus responsabile del Covid-19. La globalizzazione ha influito sulla propagazione del virus nel mondo. Si è diffuso rapidamente, trasformandosi in pandemia letale, quindi dannoso soprattutto per le categorie classificate come ‘fragili’. Ultimamente si sta procedendo alla somministrazione del vaccino per debellare questa malattia che sta avendo conseguenze drammatiche in tutto il pianeta.

Maria Antonietta Condino

II A BTS


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