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“INFETTATE” ANCHE LE ELEZIONI USA

Aggiornamento: 29 gen 2021

Secondo titolo.


La situazione pandemica che il mondo sta vivendo ha avuto un forte riscontro anche sull’andamento delle elezioni americane. Il 3 novembre 2020 si sono tenute le 59° elezioni presidenziali della storia americana, che hanno visto in prima linea l’agguerrito Donald Trump, candidato del Partito Repubblicano, il quale durante i suoi comizi ha sottovalutato l’esistenza del virus: infatti non si è mai presentato con mascherine o altro tipo di protezione. Il suo avversario democratico, Joseph Biden, al contrario, ha mostrato di tenere molto all’incolumità e alla salute della popolazione americana, si è battuto affinché tutti i cittadini utilizzassero con attenzione e scrupolosità i dispositivi di sicurezza, poiché aveva intuito la gravità della pandemia. Biden è risultato il vincitore delle elezioni. Trump non ha mai accettato la sconfitta e ha insistentemente parlato di “brogli elettorali”, a sua detta causati anche dalla innovativa modalità di votazione, adottata proprio per l’emergenza che aveva interessato tutti gli Stati coinvolti nelle consultazioni. Nonostante le sue richieste di invalidare le elezioni in alcuni Stati, nessun tribunale gli ha dato ragione. In particolare era stato puntato il dito contro il software e il computer utilizzati per lo spoglio delle schede.Nella loro perizia gli esperti di Trump hanno scritto che la Dominion Voting Systems, società di appartenenza del succitato software, sarebbe stata realizzata appositamente per creare errori e influenzare gli esiti. Le macchine in questione sono state adoperate in tutti gli Stati in cui Trump sostiene di essere stato compromesso. Le reazioni e le parole di Trump, in alcuni casi decisamente fuori controllo e non proprio degne di un presidente degli Stati Uniti, hanno portato Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e simpatizzante di Biden, a censurare le sue dichiarazioni e a bloccarne il profilo social.




Nessuno si sarebbe mai aspettato che procedure così discutibili avvenissero in quella che viene considerata la miglior democrazia al mondo. Intanto, Trump ha continuato, con le sue dichiarazioni, ad incitare i suoi sostenitori alla violenza e a non rispettare le normative Covid-19, pur essendo stato egli stesso colpito dalla malattia. Ciò a portato, il giorno dell’Epifania, ad una drammatica rivolta presso il Campidoglio a Washington: violenti sostenitori di Trump si sono introdotti nell’Aula sparando colpi di pistola, mentre la polizia ha dovuto rispondere con le armi per difendere i senatori: 5 persone hanno perso la vita, oltre a 52 arresti.


Nonostante le sue richieste di invalidare le elezioni in alcuni Stati, nessun tribunale gli ha dato ragione.

Le reazioni e le parole di Trump, in alcuni casi decisamente fuori controllo e non proprio degne di un presidente degli Stati Uniti, hanno portato Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e simpatizzante di Biden, a censurare le sue dichiarazioni e a bloccarne il profilo social.



Nessuno si sarebbe mai aspettato che procedure così discutibili avvenissero in quella che viene considerata la miglior democrazia al mondo. Intanto, Trump ha continuato, con le sue dichiarazioni, ad incitare i suoi sostenitori alla violenza e a non rispettare le normative Covid-19, pur essendo stato egli stesso colpito dalla malattia. Ciò a portato, il giorno dell’Epifania, ad una drammatica rivolta presso il Campidoglio a Washington: violenti sostenitori di Trump si sono introdotti nell’Aula sparando colpi di pistola, mentre la polizia ha dovuto rispondere con le armi per difendere i senatori: 5 persone hanno perso la vita, oltre a 52 arresti.

Maria Antonietta Condino

Classe II A BTS

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